lunedì 15 aprile 2019

Commento al Vangelo della Domenica delle Palme, 14 aprile 2019

            

Testimonianze Di Pietra


TESTO (Lc 19,28-40) 

In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». 
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». 
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».


COMMENTO

Quest’ultima profezia di Gesù ha veramente il suono di un rimprovero.
Perché grideranno insieme la pietra del sepolcro di Lazzaro, rotolata dopo tre giorni e testimone del ritorno in vita di un uomo morto.
Grideranno le pietre afferrate da scribi e farisei pronti a lapidare la donna adultera e rilasciate subito dopo da quelle mani riconosciutesi non meno peccatrici di lei.
Griderà la pietra scelta da Gesù, Simone di Giovanni, “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa” (Mt 16,18). 
Pietro grida la sua fede quando nella forza della Pentecoste annuncerà con franchezza: “ Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. […] Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!». (Atti 2, 32. 36)

La creazione, tutta avvolta nel buio cosmico non appena Gesù muore, grida nella luce della resurrezione al mattino di Pasqua perché la luce nuova sfolgora per la vita eterna ed ormai è destinata a non spegnersi più.

Ogni uomo di buona volontà riconosca il grido di quella pietra che forse ha preso il posto del proprio cuore e che non aspetta altro di diventare, per la vita in Cristo, un cuore di carne!