giovedì 5 gennaio 2023

I cieli si riaprirono

 

Commento al Vangelo della Solennità del Battesimo del Signore/A - 8 gennaio 2022


Dal Vangelo di Matteo (3,13-17)

 In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

 

Commento

 Quale era la giustizia da adempiersi, secondo Gesù, per cui anche lui doveva ricevere il battesimo di Giovanni? Alla luce degli eventi successivi si deduce che l’umanità di Gesù – cioè la sua natura e conseguente volontà umana – non erano una semplice apparenza, come se egli fosse un fantasma. L’incarnazione che abbiamo appena celebrato nel tempo di Natale fu talmente vera che Gesù non poté non assumere anche le ferite della nostra condizione creaturale, conseguenza del peccato – pur non avendo lui alcuna macchia di peccato. Aveva ragione il Battista nel dire che sarebbe stato Gesù, in quanto figlio di Dio, a doverlo battezzare; ma aveva ragione anche Gesù nel voler manifestare e annunciare che iniziava in quel gesto la missione di lavare nel suo sacrificio personale di uomo-Dio tutte le ingiustizie dell’umanità.

Di certo quel battesimo fu semplicemente un evento di rivelazione ed annuncio, come lo fu la manifestazione ai Magi, e come lo sarà il primo segno da lui operato, stando al vangelo di Giovanni: la trasformazione dell’acqua in vino a Cana di Galilea. Ma anche un gesto di obbedienza al Padre: Il figlio di Dio, nella sua scelta di farsi uomo inizia la sua missione di salvezza ed ecco, che per Lui - per il momento solo per lui - “si aprirono i cieli e vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui”.

Capiranno gli apostoli che solo nella sua Pasqua Gesù compirà effettivamente la purificazione definitiva di tutto il genere umano e allora la riapertura dei cieli , e la piena comunione con Dio Padre tornerà ad essere operante non solo per il suo figlio per natura, ma anche per tutti i suoi figli di adozione: figli per Grazia, non per natura, ma pur sempre figli, e quindi coeredi degli stessi beni eterni, come ci ricorda San Paolo (cf. Rm 8,14-17).