giovedì 2 gennaio 2020

Commento al Vangelo della II Dom di Natale, 5 gen 2020



Gesudinazaret: la pass-word dell’amore trinitario


Testo (versione breve Gv 1,1-5)
 

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.









 



Commento
 

Quasi tutti, ormai, quando entrano in un locale pubblico, cercano la pass-word della Wi-fi (della connessione alla rete senza fili).
 Potremmo dire, se l’accostamento non sembrerà irrispettoso, che Gesù Cristo è la pass-word dell’amore trinitario che è Dio stesso: Padre-Figlio-Spirito Santo. Una connessione gratuita, senza fili e soprattutto senza fine.
 

Così come l’Antico Testamento, nel primo versetto della Genesi, afferma: “In principio Dio creò…”, ugualmente San Giovanni ci racconta la salvezza operata da Gesù di Nazaret, non solo andando indietro fino al concepimento nel grembo di Maria, ma addirittura risalendo all’eternità quando il tempo non era, e quando il Verbo, la Parola, la Sapienza di Dio, era già in Dio.
 

Ci sembra di intuire in queste brevi parole la comunione divina che precede la creazione stessa, quella creazione che purtroppo ha scelto le tenebre ma che nell’umanità di Cristo Gesù ha riaperto definitivamente il varco alla luce dell’amore di Dio.
 

Seppure il mondo con la sua superbia, l’avidità e il desiderio di possesso continua ad opporre la sua resistenza alla tenerezza misericordiosa di Dio nostro padre, all’uomo è dato ormai un accesso che non sarà più chiuso: lo stesso Cristo Gesù. Papa Francesco, scrivendo ai giovani dice non solo che Dio è amore, ma anche che Cristo è vivo e ci salva. È Lui la parola, la porta d’accesso al senso della vita, alla gioia vera, alla paternità di Dio.  Buon cammino, allora, e buon inizio d’anno, sempre connessi!