lunedì 19 gennaio 2015

Commento al Vangelo della III Domenica del TO anno B; 25 gennaio 2015



COGLIERE L'ATTIMO DELLA CONVERSIONE


TESTO (Mc 1, 14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.


COMMENTO

Non più di un anno fa’ un mio conoscente ha ritrovato in un luogo nascosto della sua cantina una busta con dentro una mazzetta di banconote per un valore di circa un milione di vecchie lire. Subito si è rivolto agli sportelli della Banca d’Italia per ottenere la conversione di questa cifra non del tutto trascurabile in euro, ma con grande suo rammarico ha dovuto constatare che questo, ormai da alcuni anni non è più possibile. Quelle vecchie lire che forse ancora qualcuno conserva da qualche parte sono carta straccia. 

Gesù non ci chiede di convertire il denaro ma di convertire noi stessi, la nostra stessa vita, sarebbe a dire i valori di riferimento che orientano le nostre scelte e le nostre priorità. Quando Gesù ci dice, e lo dice in ogni istante anche a noi finché dura la storia di questo mondo: “convertitevi e credete al vangelo” è come se ci dicesse: “fate attenzione perché i valori che il mondo perlopiù propone tra un po’ non varranno più niente, tutte le cose dietro le quali il mondo corre come la ricchezza, gli applausi della folla, la popolarità, il prestigio, la seconda casa, il piacere etc … tra non molto, non vi otterranno nulla, non vi arrecheranno alcun beneficio, non aggiungeranno nulla alla vostra vita! Vi lasceranno insoddisfatti più di prima. Credete piuttosto alla buona notizia che io vi porto che i poveri sono beati perché saranno ricchi, che miti erediteranno la terra, che i misericordiosi otterranno misericordia, che gli operatori di pace godranno per sempre la paternità di Dio perché saranno pienamente figli suoi” 
Ecco, la parola di Gesù con il suo pressante appello alla conversione deve risuonare forte, ora, come due mila anni fa’. Se la parola di Gesù è accolta nel nostro cuore con docilità vivremo gli stessi esiti di quei pescatori di Galilea, e sapremo mettere in secondo piano i nostri affari vivendo le relazioni umane alla luce della sua presenza e del suo amore, sotto una luce nuova, con una più grande umanità.