sabato 27 aprile 2013

Commento Vangelo V Domenica di Pasqua. 28 aprile 2013

COSE VECCHIE CON CUORE NUOVO


TESTO ( Gv 13, 31-33. 34-35 )

31 Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso e lo glorificherà presto.
33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: "Dove vado io, voi non potete venire", così lo dico ora a voi. […]
34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».




COMMENTO

Due gruppi di termini scorrono in questo testo come due rotaie parallele di un unico binario che, pur di significato diverso, vengono da, e conducono a, uno stesso cuore: l’essenza di Dio. Il primo gruppo è gloria e glorificare; il secondo è amore e amare. Dio è l’indicibile , il tre volte santo la cui gloria ricopre i cieli e la terra; egli è anche l’amore per essenza. San Giovanni nella sua prima lettera ce lo ricorda: Dio è amore ( 1 Gv 4,8 )
 

Tutto questo ci ha rivelato Gesù di Nazareth. Gesù ha manifestato la grandezza, la potenza e la maestà di Dio dall’alto della croce, la capacità di offrire la vita e di riprenderla dall’abisso della morte; nello stesso gesto ha manifestato il suo amore, l’amore di un Dio che per donarsi in sacrificio per l’uomo assume una vita umana per offrircela in riscatto del nostro peccato.
 

Chi vuole incamminarsi verso il Signore devo percorrere questo binario: la gloria di Dio e l’amore.
 

Chi ama manifesta e testimonia la gloria di Dio. Chi ama come Gesù ha amato , accettando di amare fino alla croce, dà gloria a Dio. Noi non possiamo andare nel seno della Trinità nel senso pieno come  Gesù, ma possiamo renderlo presente quaggiù, cioè glorificarlo, amandoci con lo stesso amore che lui per primo ci ha dato e dimostrato.