sabato 20 aprile 2013

Commento al Vangelo IV Dom di Pasqua. 21 aprile 2013

ASSETATI DI VERITA’

 
TESTO ( Gv 10, 27-30 )
 
In quel tempo Gesù disse: “27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno”.

 
COMMENTO
 
Ci sono delle pecore che non appartengono al gregge di Gesù? Delle pecore che non ascoltano la sua voce? Sembrerebbe di si: sono quelle che non vengono dalla verità, cioè che non cercano la verità perché non ascoltano questo intimo richiamo che risuona nella coscienza di ogni uomo.
 
Nel poco tempo che ho vissuto in Bénin mi è sembrato fin troppo evidente che il Vangelo non si è propagato tanto per la forza dei missionari o per la loro santità, anche se ve ne sono stati, quanto per la sua corrispondenza con ciò di cui abbiamo tutti bisogno: la verità , la bellezza, il bene. Tutte cose che solo Gesù ha saputo rivelarci e portare a noi uomini da parte di Dio Padre. “Tu hai parole di vita eterna, da chi andremo?” 

Coloro che hanno mantenuto il cuore puro non potevano sbagliare: era Gesù e lui solo che poteva saziare il loro desiderio di Assoluto, e lo hanno seguito. I farisei, meno preoccupati della verità , e molto più del loro prestigio di casta, non lo potevano riconoscere.