I domenica dopo Natale – Festa Santa Famiglia – 31 dicembre 2023
Dal Vangelo secondo Luca (Forma breve: 2,22.39-40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Commento
Oggi, prima domenica dopo Natale, la Chiesa celebra la festa della santa famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria. Molto poco ci viene detto sulla vita nascosta di Gesù a Nazareth prima della sua vita pubblica iniziata circa a trent’anni; ma in realtà i vangeli in particolare quello di Luca racconta l’essenziale. Abbiamo ascoltato: “Cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui”. Qualche versetto più avanti, dopo il ritrovamento di Gesù fra i sapienti del tempio di Gerusalemme, ai versetti 2,51-52 viene ripetuta una descrizione analoga: “Gesù scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”.
Nel prepararci a celebrare il Natale abbiamo sottolineato che il Figlio di Dio, colui che è stato generato nell’eternità dal Padre si è fatto uomo, ha preso la nostra natura umana corrotta e decaduta, per renderci partecipi della sua eredità di figlio di Dio. Una sorta di scambio di doni. Il figlio di Dio, nella sua Pasqua, ha rottamato nel suo corpo la vecchia natura umana e in cambio ci rende una nuova umanità, a garanzia illimitata.
Facendo questo il nostro salvatore ci svela il modo di essere di Dio, che è quello della comunione, non solo donando la vita per amore, ma anche cominciando a vivere fin da subito la comunione nel linguaggio umanamente più immediato, quello di una famiglia umana. Un padre e una madre che nella loro necessaria diversità diventano fecondi e generano vita, con una qualche analogia, ci rappresentano la relazione che c’è nella santissima trinità tra P, F e SS: tre persone distinte ma inseparabili.
Sappiamo benedire il Signore, allora, per la famiglia che storicamente ci ha voluto donare, pur con tutti i suoi limiti; e il Signore certamente benedirà il desiderio di chi metterà la propria vita a disposizione per essere a sua volta “famiglia” a beneficio di altri. Pace a voi.