venerdì 9 marzo 2012

Commento al Vangelo III Dom Quaresima Anno B, 11 marzo 2012

COMMENTO Testo: cf Gv 2,13-25

Carissimi amici internauti, mi trovo momentaneamente a Bambui, dipartimento di Bamenda, nella regione anglofona del Camerun, senza troppo tempo a disposizione per utlizzare un computer.

Vorrei cogliere una frase significativa del Vangelo di Domenica prossima: Gesu' rispose: distruggete questo tempio, e in tre giorni lo ricostruiro'. L'evangelista Giovanni ci spiega lui stesso che Gesu' stava facendo allusione al tempio del suo corpo. Gesu' sapeva bene che pur messo a morte, il terzo giorno sarebbe risuscitato e che il suo corpo sarebbe diventato il nuovo e definitivo tempio, l'unico. Il tempio di Gerusalemme, luogo sacro per il culto della religione ebracia, non avrebbe piu' avuto senso.

Il corpo di Gesu' risorto e vivo si trova in maniera visibile ovunque si trovi un uomo che abbia ricevuto il battesimo cristiano: la dove c'e' un cristiano, li' c'e' il corpo di Cristo perche' laddove c'e' un cristiano, li' c'e' la Chiesa - vero corpo sacramentale di Cristo risorto - e quindi la presenza di Dio.

Gesu' e' stato ucciso, ma la sua presenza di risorto attraverso il suo Spirito e' dappertutto. Anche qui in Camerun, come in Benin, come in Italia, come in tutto il mondo, ci sono uomini che si lasciano abitare da questa presenza.
Non ci si puo' sbarazzare facilmente di Cristo!
Ma il pericolo piu' grande per la Chiesa non sono coloro che vogliono distruggerla da fuori perseguitando ancora oggi il corpo del Cristo risorto. Il pericolo vero e' costituito dall'infedelta' di noi battezzati, dalla debolezza della nostra testimonianza. Le sette proliferano sulle macerie di una Chiesa che non e' piu' capace di essere il volto trasfigurato di Cristo risorto.
Buona continuazione di conversione.