sabato 25 febbraio 2012

Commento al Vangelo I Dom Quaresima anno B 26 febbraio 2012.

PER LUI, CON LUI E IN LUI

TESTO (Mc 1,12-15)

 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:  «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».


COMMENTO

Cosa vi colpisce della vita di Gesù, quali sono le parole e i suoi gesti che più attirano la vostra attenzione e che suscitano interesse e il desiderio di conoscerlo meglio?


 Se dovessi rispondere a questa domanda direi che la cosa più decisiva e affascinante è il suo atteggiamento verso la sofferenza umana. Mi piace di lui che non cerca di spiegare. Gesù non ha cercato di dare una ragione dei mali del mondo svelando il principio della sofferenza, ma l’ha semplicemente assunta su di sé e ha cominciato la sua esperienza di uomo tra gli uomini, debole tra i deboli. Per questo ha compatito, ha convertito e ha vinto.
Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova. ( He 2,18 ).
Anche Gesù a cominciare dal deserto ha sofferto la tentazione, il fascino cioè del peccato, del piacere immediato al posto della gioia vera; anche Gesù ha avuto la tentazione di prendere le scorciatoie di un dio-fai-da-te. 


Gesù ha sofferto tutto quello che hai sofferto e che stai soffrendo anche tu per aiutarti a uscirne e ritrovare il cammino verso l’unico Dio, il Dio-con-noi. E quando c’è questa disponibilità totale alla volontà di Dio il deserto della tentazione lascia spazio al Nuovo che comincia.
“Stava con le fiere e gli angeli lo servivano”. Ecco l’immagine del nuovo mondo che spunta, un mondo riconciliato dove cielo e terra si toccano di nuovo, ove non c’è più da temere né violenza, né odio, né “bestie feroci” ma dove a partire dalla piena accoglienza delle pulsioni dello Spirito tutto diviene fratello e sorella, come già diceva Francesco d’Assisi.