venerdì 20 gennaio 2012

Commento al Vangelo III Domenica TO Anno B 22 gennaio 2012.

SEGUITEMI , VI FARÓ UN TEST D’AMMISSIONE

TESTO (Mc 1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
 Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

COMMENTO

 “ Venite , vi farò diventare pescatori di uomini ”. Sto pensando al modo differente con cui il Signore pronuncia questo invito in contesti differenti. Nelle diocesi delle Marche dove ho vissuto qualche anno della mia attività pastorale, la chiamata alla sequela di Gesù non appare qualcosa di invitante o attraente, tutt’altro, e per trovare qualche giovane disposto a accogliere su di se l’idea di una vocazione di speciale consacrazione si ha un bel lavoro da fare: quanto meno lo devi prima convincere che il mondo non mantiene tutte le promesse che sembra fare, e che la radicalità evangelica di chi lascia tutto per il Regno di Dio non castra l’uomo ma lo apre ad orizzonti di eternità.
 Qui nel sud del Benin, invece, per entrare in seminario bisogna superare un test d’ammissione. Ogni parroco presenta al vescovo i giovani aspiranti che lui ritiene idonei e poi la cernita viene fatta su scala nazionale sulla base di un test di cultura generale e di cultura religiosa, e quelli che non passano non hanno che a ripresentarsi l’anno successivo. Sembrerà assurdo ma anche in una modalità così barbina e così poco spirituale, c’è sempre la mano del Signore che chiama, che si serve degli errori umani, delle sviste ( e della buona volontà dei più ) per pronunciare ancora oggi: “Venite , vi farò diventare pescatori di uomini”.
Penso a quelle ragazze del nord del Benin che entrano nelle sola congregazione religiosa presente nel raggio di 50 chilometri dal loro villaggio; ci si potrebbe domandare:vera vocazione o mancanza di alternative? Ma anche per loro il Signore pronuncia lo stesso invito, con la stessa libertà e la stessa amorevolezza. Anche per loro tutto ciò che è  contesto sociale, storico, culturale ed ecclesiale diviene nelle mani di Dio mediazione di una chiamata irrevocabile; se si ha la fede e dunque la capacità di guardare la propria storia con gli occhi di Dio, tutto diviene presenza e voce di Colui che interpella e chiama: “Venite , vi farò diventare pescatori di uomini”.
“Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. (Lc 18,8)