Commento al Vangelo della III Domenica di Avvento, anno A – 14 dicembre 2025
+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,2-11)
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Commento
Non osiamo nemmeno immaginare quale potrebbe essere stata l’ipotetica risposta di un falso messia, di uno che avesse voluto dare fumo negli occhi al povero Giovanni Battista, che era già in carcere in procinto di essere ucciso.
Gesù non va troppo lontano con la sua risposta, ma resta alla parola delle profezie, in particolare a quella di Isaia (cap 35) che opportunamente viene proclamata nella I lettura della liturgia odierna. Risentiamola: “si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo” (Is 35,5ss). Così facendo Gesù offre la conferma più eloquente al suo battistrada, e allo stesso tempo dichiara il carattere simbolico e non definitivo dei segni compiuti. Le guarigioni e i miracoli da lui compiuti non sono il fine della sua venuta, ma semplicemente l’indicazione verso il Fine della sua missione: il ripristino dell’amicizia di Dio nel cuore di tutti gli uomini. Per far questo Gesù verrà sì con un giudizio definitivo, come annunciato da Giovanni (di cui abbiamo ascoltato le parole forti domenica scorsa) ma un giudizio di misericordia e di compassione verso tutti i peccatori, gli sfiduciati e i disperati.
Anche le parole di Gesù sulla vera grandezza di Giovanni ci spingono a passare dalla superficialità dei segni alla profondità della realtà. Non dobbiamo fermarci alla grandiosità dei gesti con cui alcuni santi o profeti, come il Battista, appunto, hanno saputo compiere, ma dobbiamo passare alla contemplazione dell’esperienza di Dio che quegli uomini hanno saputo fare. Proprio nel cuore di ogni uomo avviene l’incontro col Signore; quello poi che il Signore potrà operare tramite l’umanità di quelli appartiene solo alla sua imprevedibile e divina fantasia.