sabato 23 marzo 2013

Commento del Vangelo Domenica delle Palme, 24 marzo 2013

ACCESSO RISERVATO AL PERSONALE DI SERVIZIO

TESTO (Lc 19,28-40)
 

28 Dette queste cose, Gesù andava avanti, salendo a Gerusalemme.
29 Come fu vicino a Betfage e a Betania, presso il monte detto degli Ulivi, mandò due discepoli, dicendo: 30 «Andate nella borgata di fronte, nella quale, entrando, troverete un puledro legato, su cui non è mai salito nessuno; slegatelo e conducetelo qui da me. 31 Se qualcuno vi domanda perché lo slegate, direte così: "Il Signore ne ha bisogno"».
32 E quelli che erano stati mandati partirono e trovarono tutto come egli aveva detto loro. 33 Mentre essi slegavano il puledro, i suoi padroni dissero loro: «Perché slegate il puledro?» 34 Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». 35 E lo condussero a Gesù; e, gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. 36 Mentre egli avanzava stendevano i loro mantelli sulla via. 37 Quando fu vicino alla città, alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste, 38 dicendo: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!»
39 Alcuni farisei, tra la folla, gli dissero: «Maestro, sgrida i tuoi discepoli!» 40 Ma egli rispose: «Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno».




COMMENTO

Un mio confratello ebbe un’idea molto originale riguardo l’immaginetta-ricordo da lasciare ad amici e parenti nel giorno della sua professione religiosa perpetua, cioè definitiva.
Nell’immaginetta vi era raffigurato un asinello e sotto la citazione del versetto di Lc 19,34 :
 “Il Signore ne ha bisogno”.
 

L’asinello (secondo la versione di Marco) o il puledro (secondo la versione di Luca) sono delle umili cavalcature scelte dalla dinastia davidica per significare le umili origini pastorali del re Davide, capostipite dei re d’Israele.
Gesù non rigetta questo segno di regalità, perché Egli sa di essere re. Tuttavia porterà fino alle estreme conseguenze il carattere umile della sua stirpe regale donando la sua vita per la salvezza eterna di tutti gli uomini: Cristo regna perché dona la vita, perché chi vuol essere il primo deve essere il servo di tutti, donando la vita a Dio e al prossimo. 


Il Signore ha bisogno degli umili e degli ultimi per farsi strada nel mondo. Saremo capaci di essere anche noi tra quei "piccoli" del mondo di cui il Signore ha bisogno ? Per entrare anche noi con Lui per la porta stretta della salvezza che è quella di servizio?